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OBSERVATION ON NATURE AND OURSELVES | RENATO LEOTTA A KUNSTHALLE BANGKOK

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L’Istituto Italiano di Cultura – Bangkok è lieto di annunciare una conferenza dell’artista Renato Leotta “OBSERVATION ON NATURE AND OURSELVES”, in cui esplora il rapporto che intercorre tra l’arte contemporanea, la natura e l’essere umano. La conferenza si tiene il giorno 11 dicembre 2025 a Kunsthalle Bangkok, alle ore 18. A fine conferenza ci sarà un Q&A con l’artista.

Renato Leotta è un artista contemporaneo italiano nato a Torino nel 1982. Vive e lavora tra la città natale e Acireale, in Sicilia, dove la dimensione paesaggistica e il dialogo con la natura costituiscono il nucleo centrale della sua ricerca. La sua formazione, maturata tra esperienze individuali e collettive, lo ha portato a esplorare i rapporti fra arte, territorio e memoria. Nel 2019 Leotta è stato Italian Fellow presso la American Academy in Rome con il progetto “The space between earth and sky”, in cui ha sviluppato una riflessione poetica e visiva sull’interazione tra gli elementi naturali e la percezione umana dello spazio.

Leotta ha costruito nel tempo un linguaggio personale che intreccia arte, natura e memoria in modo raffinato. La sua attenzione al paesaggio come “archivio vivente” è una delle sue cifre più solide. Non impone la propria mano, ma lascia che siano maree, luce o vento a intervenire nell’opera, in linea con le sensibilità ecologiche contemporanee. Pur partendo da contesti specifici (Sicilia, paesaggio mediterraneo), l’artista riesce a porre domande universali sul tempo, sulla trasformazione e sulla percezione, grazie anche all’ uso poetico dei materiali: sabbia, terracotta, tessuti, luce lunare, acqua: materiali poveri ma ricchi di significato, usati con grande misura e sensibilità visiva.

Nei suoi progetti più significativi, Leotta lascia che sia la natura stessa a intervenire nel processo creativo. In alcune opere, ad esempio, le maree o la luce della luna incidono direttamente sulla materia, trasformando l’opera in una sorta di collaborazione tra artista e ambiente. Questo metodo, che potremmo definire “ecologico” nel senso più profondo del termine, veicola l’idea dell’arte come pratica di ascolto e connessione. Il mare, la luna, la sabbia e il vento diventano coautori di un linguaggio visivo in cui tempo e spazio non sono mai fissi, ma sempre in movimento.

Leotta si è laureato in Fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Torino nel 2007 e l’anno successivo è stato premiato con il programma di residenza della Fondazione Spinola Banna. Nel 2008 ha fondato CRIPTA747, piattaforma curatoriale con sede a Torino dedicata alla promozione delle espressioni artistiche più radicali e sperimentali in Italia. La sua ricerca indaga il rapporto tra paesaggio, memoria e cultura, intrecciando dimensioni personali e collettive. Ha partecipato a numerose mostre presso istituzioni e centri d’arte, tra cui la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (Torino), Le Magasin (Grenoble), Fondazione Morra Greco (Napoli), Fondation Antoine De Galbert (Parigi), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Barriera (Torino), Palais des Beaux-Arts (Bruxelles), Galerie Nationale de l’Art (Nancy) e Palazzo Reale (Milano).

Le sue mostre personali includono SOLE al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (2020) e il progetto del 2019 organizzato dalla Magazzino Italian Art Foundation e dalla Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York, in cui ha creato un dialogo poetico tra la costa siciliana, Long Island e la Hudson Valley. Ha inoltre partecipato a importanti mostre internazionali come Manifesta 12 a Palermo (2018) e la 17ª Biennale di Istanbul (2022), ampliando la sua riflessione sul paesaggio mediterraneo come spazio di risonanza culturale, politica ed emotiva, inserendolo in un più ampio contesto globale.